Nonostante la panchina corta la Clivense dilaga e prova la fuga in classifica, a +9 sulla diretta inseguitrice.
ALLEGRETTI
Nuova cinquina come contro il Crazy settimana scorsa.
“Andiamo a +9 sul Borgo e diamo continuità ai goal e alle prestazioni positive, anche se oggi in un paio di occasioni Pavoni ci ha messo una pezza, ma siamo contenti. È importante mantenere la porta inviolata, ma oggi ho dovuto stravolgere la squadra nel giro di pochi minuti nella ripresa. Durante la settimana De Pani, Castellucci, Inzerauto non si sono mai allenati e Gasparato rientrava da un infortunio. Sul 4-0 ho pensato che fosse il caso di tutelare quelli che avevano avuto qualche problema. Un cambio non è stato assorbito velocemente e abbiamo rischiato. Si è sbloccato anche Facciolo con un inserimento che non è nelle sue corde, quindi ha segnato un gran goal, mi fa piacere”.
Anche nel secondo tempo a risultato già acqusito avete continuato a spingere.
“Per il mio tipo di mentalità mi piacerebbe che si cercasse sempre di fare goal, anche se si abbassano i ritmi. Troppe volte è capitato che diventassimo leziosi quando calavano i ritmi. È una cosa che può dare fastidio agli avversari e che non porta da nessuna parte. Adesso ricarichiamo le pile per affrontare al meglio il prossimo impegno”.
Da un paio di partite la fascia da capitano è passata da Facciolo a Pavoni. Una sua scelta?
“È una decisione che ho preso io, ma non per motivi disciplinari nei confronti di Facciolo, che resta un leader di questo gruppo. In questo momento ho ritenuto che Pavoni avesse la tranquillità giusta per parlare con l’arbitro e con i suoi compagni“.
INZERAUTO
Anche oggi vittora netta.
“Noi viviamo per queste partite. Questa ottima prestazione è frutto di una settimana in cui abbiamo lavorato bene. È stata una partita tosta nella fase iniziale, poi sono venute fuori le nostre qualità. Mi porto dietro un fastidio al ginocchio accusato contro l’Edera. Ho cominciato un ciclo di terapie, che ho fatto anche stamattina. Mi sentivo in confidenza, anche se ho evitato di fare cambi di direzione repentini. Ho mascherato bene il dolore”.
Doppietta e 19 gol in campionato. Dove puoi arrivare?
“Il primo obiettivo è vincere il campionato, poi se dovessi arrivare primo anche nella classifica marcatori o raggiungere i 25 goal mi farebbe piacere. La prossima settimana affronterò il capocannoniere del girone, tenterò di superarlo, perché sono un attaccante e voglio provarci, però l’importante è centrare l’obiettivo di squadra”.
Come ti spieghi il feeling tra te e Mehmedi?
“È nato tutto ai provini. Lui mi ha fornito un assist e da lì è venuto tutto in modo naturale. È un’intesa di gioco spettacolare, come se giocassimo insieme da anni. Poi ci frequentiamo anche fuori dal campo e questo aiuta“.
FACCIOLO
Mancava il tuo nome alla compagine Clivense del gol.
“Sono felice di essermi sbloccato. Quello che contava però era allungare la striscia positiva e andare a +9 sul Borgo. Psicologicamente ci può dare una grossa spinta e magari demoralizzare gli altri. Il fatto che abbiamo segnato quasi tutti è segnale di forza e coesione all’interno del gruppo. Significa che siamo molto determinati nell’andare a vincere le partite.
In mezzo al campo avete trovato le misure.
“Mi trovo bene con Alessi e Castellucci, siamo bravi a capire in quali momenti ci dobbiamo interscambiare e fare questa rotazione. Vogliamo continuare a vincere, perché dobbiamo raggiungere un obiettivo importante, cercando di segnare il più possibile, perché vorremo chiudere con il miglior attacco. Non facciamo calcoli, lavoriamo intensamente per affrontare le partite con l’approccio giusto per chiudere la pratica nei primi tempi”.
Cosa ne pensi del passaggio di fascia a Pavoni?
“La scelta della fascia a Pavoni è molto azzeccata. È un ragazzo serio, che non sbaglia nulla nell’impegno e nell’atteggiamento. Sta interpretando molto bene il ruolo, si merita tutte queste soddisfazioni”.
PAVONI
Sei riuscito a mantenere la porta inviolata con un gran intervento.
“Quando sono stato chiamato in causa ho salvato il clean sheet più che il risultato, che era già ampiamente acquisito. La partita non poteva cambiare, ci si poteva attendere un momento di sbandamento, ma siamo stati bravi a non prendere goal. Comunque, andando avanti stiamo riducendo sempre di più questi momenti di disattenzione”.
Ora hai anche la responsabilità della fascia da capitano.
“Mi ha fatto piacere ricevere la fascia, ma dall’inizio cerco di aiutare i compagni, soprattutto quando incorrono in giornate storte. Cambia più per la distinta che per altro, perché siamo un bel gruppo, non c’è bisogno di un solo riferimento. Siamo un po’ decimati, ma anche nelle ultime uscite sulla carta più semplici si è visto che non è cambiato nulla. Quando siamo in difficoltà ci diamo più una mano. Non guardiamo chi c’è di fronte”.