Tiriamo le somme della stagione gialloblu dando i voti a tutti i reparti. Sotto con i centrocampisti.
Palmiero 6+: Arrivato per sostituire Esposito in regia, il mediano in prestito dal Napoli ha avuto in mano le chiavi del gioco di Aglietti. Stagione nel complesso positiva, le qualità palla al piede si sono viste, tolta qualche partita sottotono, con 3 assist e un gol. Peccato doverlo ridare indietro.
Obi 6.5: Metronomo e combattente in mezzo al campo, l’ultimo a mollare e trascinatore per i compagni più giovani. 4 reti sono un bel bottino, per certi sprazzi ha dimostrato di poter dire ancora la sua in Serie A, se solo fosse più costante. Per lui uno sforzo per il rinnovo si potrebbe anche fare.
Viviani 6: Colpo di mercato dell’ultimo minuto, su di lui c’erano basse aspettative ma si è rivelato subito prezioso per dare il cambio ai due compagni sopra. Titolare aggiunto, a 20 anni è il futuro da cui partire per rifondare il centrocampo del Chievo.
Zuelli 6: Scavalcato nelle gerarchie, per lui solo 14 partite stagionali. Nell’ottica del ridimensionamento della rosa, la prossima stagione potrebbe essere quella dell’affermazione definitiva.
Bertagnoli 7: Una delle piacevoli sorprese del campionato, capitan futuro gialloblu. Un balzo in avanti partita dopo partita, tanta corsa e un gran destro da fuori (2 gol). Altrettanto bene anche arretrato da terzino, un vero e proprio jolly che si è meritato la maglia da titolare il prossimo anno.
Garritano 7.5: Capocannoniere del Chievo 2020/21, 8 reti e 10 assist, imprescindibile per Aglietti e per tutta la squadra. Il piazzamento in zona playoff è gran merito suo, sostituendosi più nella prima parte di campionato che alla fine agli attaccanti come apporto di gol. Occhio alle sirene di mercato, dovesse partire mancherà eccome.
Ciciretti 5: Con il suo curriculum e abituato a palcoscenici importanti doveva essere l’uomo della differenza. Invece grande delusione. I 3 gol totali sono troppo poco, sono state più le volte in cui il mister l’ha sostituito che quelle in cui si è accesa la sua classe. Le doti ce le ha, ma forse penalizzato dalla posizione in campo non è quasi mai riuscito a metterle al servizio della squadra. Peccato.
Canotto 7: Con Garritano l’altro uomo gol del Chievo (non a caso pure lui in odore di uscita). Partito in sordina come esterno di centrocampo, vera e propria croce e delizia dei tifosi gialloblu. Sprint impazzito ma al momento del passaggio finale testa bassa, occhi chiusi e palloni sprecati. Spostato seconda punta da Aglietti, è diventato un altro giocatore, 5 gol 3 assist e partner d’attacco ideale. Da come era partito, non ce lo saremmo mai aspettati.
Di Gaudio 5: Acclamato come l’uomo delle mille mila promozioni, toh fatalità proprio quest’anno doveva smentirsi. Sui suoi piedi il pallone per chiudere la partita col Venezia murato sulla linea, per poco la profezia non si ripeteva. Preferito ad altri appena arrivato a gennaio anche se palesemente fuori condizione, nel finale si è ripreso mostrando qualche lampo. Troppo poco per lasciare il segno.
Giaccherini S.V.: Appena 13 spezzoni di partita sono troppo pochi per dare un giudizio. Da una parte gli infortuni perenni, dall’altra le scelte societarie e dell’allenatore di escluderlo ne hanno condizionato probabilmente l’ultima stagione della carriera. Ciao Giaccherinho, ti ricorderemo per quella volee mancina che valse la salvezza sotto la traversa contro il Bologna nel 2018.
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