A lalaziosiamonoi.it Djordjevic ripercorre la cavalcata Champions ai tempi della Lazio con Pioli in panchina.

Non conoscevo la lingua, ma Pioli mi disse di stare tranquillo. Prime partite così così, poi segno tre gol al Palermo e iniziamo la nostra marcia“.

Se calcio dieci volte faccio 10 gol, invece quel giorno la palla mi è rimasta sotto. Sono stato fermo tre mesi, la caviglia non è mai tornata come prima. Ma una volta rientrato Pioli mi diede fiducia ed ebbi sempre un bel rapporto con Klose“.

Il doppio palo in finale di Coppa Italia contro la Juve? Quante possibilità ci sono che accada una cosa così? Ogni tanto ci penso. Potevo diventare come Lulic, un eroe per sempre, e invece la sorte ha deciso in modo diverso. Sono stato sfortunato, ma Pioli non me l’ha mai fatto pesare”.

Qualche anno fa ci siamo rivisti in un Chievo-Fiorentina e ci siamo salutati. Abbiamo parlato anche con il suo staff. È una persona per bene. E questo per me conta più di tutto il resto. Domenica tifo per lui“.

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foto: lazionews24

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