Le parole di mister Aglietti sul posticipo di lunedì sera al Bentegodi contro il Vicenza di Mimmo di Carlo.

Lunedì sera derby contro un Vicenza in forma.

“Sì è una delle squadre che sta meglio in questo momento, sta facendo degli ottimi risultati e delle buone prestazioni. Sarà un bel derby, difficile, hanno un organico di valore che può fare ancora di più. Una partita stimolante, la seconda in casa, quindi dobbiamo essere lucidi, attenti, concentrati e vogliosi di portare a casa il risultato come contro il Pordenone”.

Che spunti ha dato la gara d’andata, giocata solo 45 giorni fa?

“C’era un gran freddo, il campo era quasi ghiacciato e non era facile giocare. Gli spunti sono che loro soprattutto nel primo tempo c’hanno aspettato, giocando in maniera diversa. Ora hanno recuperato anche calciatori con una condizione migliore. Indubbiamente sarà una partita diversa”.

Dopo Pordenone i tuoi giocatori hanno ritrovato il sorriso.

“Chiaro che le vittorie curano tutti i mali. Sono sempre sostenitore del: meglio un pareggio con una buona prestazione che una vittoria con una brutta prestazione. Perchè i calciatori si rendono conto quando meriti, non ti da la stessa convinzione. La vittoria col Pordenone è stata difficile, al di là del risultato, visto che venivamo da tre sconfitte in cui però potevamo raccogliere qualcosa di più”.

Hai da poco tagliato il traguardo di un anno sulla panchina del Chievo. Qual è la cosa di cui vai più orgoglioso?

“Di aver dato un’identità e una filosofia ben precisa, poi dell’aspetto tecnico tattico e dei moduli la mia è stata sempre un’impronta finalizzata al gioco, cercare di comandare le partite, di avere una mentalità propositiva e offensiva. Grazie al lavoro di tutti, dello staff e dei calciatori questo concetto è passato”.

Da qui ai playoff sotto quale aspetto vorresti che la squadra migliorasse?

“Quest’anno è la prima volta che metto in pratica il 4-4-2, ci lavoro da un pò di tempo. Quello che mi piacerebbe vedere è un pò di verticalità in più, nell’andare a cercare gli esterni tra le linee o le giocate sulle punte. Sono passaggi che tagliano un intero reparto e che quindi mettono in difficoltà gli avversari”.

Se e quanto ti è pesato non poter avere un rapporto diretto con il pubblico?

“Tanto, è la nota dolente di questo anno in cui mi sembra abbiamo fatto 3 o 4 partite con i 1000 spettatori. Sarebbe un seguito importante nel cercare di spingere la squadra a un’impresa. Mi auguro che in qualche maniera riusciamo a voltare pagina e ritornare alla normalità”.

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foto: tuttomercatoweb.com

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