I piccoletti gialloblu trascinano il Chievo ai playoff. Le scelte di Aglietti ripagano, Fabbro e Bertagnoli corsa e polmoni da vendere.
Il Chievo doveva vincere e questo fa. Certo contro un Ascoli con zero stimoli e le seconde linee, ma poi la partita va giocata. Mister Aglietti spiazza tutti e propone un attacco leggero con Fabbro e Canotto. Quest’ultimo si conferma il più in palla dei gialloblu, determinante pure oggi con la doppietta e un asssist. Le motivazioni hanno fatto la differenza, un solo pericolo corso da Semper che risponde presente e obiettivo minimo stagionale centrato. In grande spolvero anche Bertagnoli, peccato invece per l’infortunio di Renzetti, da valutare l’entità. Ora largo agli abbinamenti dei playoff: la classifica recita Chievo 8° a pari punti con Brescia e Spal. Proprio la squadra di Ferrara, anche se esclusa dai playoff, mette i bastoni fra le ruote ai gialloblu in quanto permette al Brescia, grazie alla classifica avulsa e agli scontri diretti fra le tre squadre, di piazzarsi settimo e incontrare il Cittadella. Chievo che invece giovedì alle 21 sarà di nuovo in trasferta in laguna contro il Venezia quinto, un avversario molto più ostico, come raccontano gli ultimi precedenti. 3 a 1 in favore dei padroni di casa appena nove gionri fa, 1 a 1 al Bentegodi all’andata. Allo stadio Penzo di Venezia su 11 precedenti solo 2 successi esterni per il Chievo, l’ultimo nel settembre del 2019. La vincente sfiderà in semifinale il Lecce. Ma non spingiamoci troppo oltre, festeggiamo oggi con i voti dei gialloblu e da domani testa al derby veneto.
Chievo: Semper 6.5; Bertagnoli 7, Vaisanen 6, Rigione 6.5, Renzetti s.v. (Cotali 6); Garritano 7.5, Viviani 6 (Palmiero 6), Obi 6.5 (Zuelli s.v.), Di Gaudio 6 (Mogos 6); Canotto 9 (Margiotta s.v.), Fabbro 7. Aglietti 7.
I MIGLIORI:
Canotto 9: Quest’oggi il CanoVA del Chievo. Come l’opera del famoso scultore e pittore neoclassicista, al posto di Perseo trionfante con in mano la testa mozzata di Medusa, la statua del Bentegodi raffigura il giocatore del Chievo che brandisce ciò che rimane dell’Ascoli. Un riferimento non casuale, se infatti Perseo indossa un copricapo alato, Canotto quando parte in profondità sembra quasi volare. Sul campo è dappertutto: sbuca alle spalle del portiere Sarr nel primo gol, mira l’angolino basso a incrociare sul raddoppio e apparecchia per Garritano il pallone del 3 a 0. Marmoreo.
Garritano 7.5: È lui o non è lui. Dopo le ultime recenti uscite un pò sottotono, ci ricorda alla grande perchè è il capocannoniere di questo Chievo. Insieme a Canotto i due fratelli calabresi: nel primo tempo direzione da Cosenza a Rossano con la sua azione insistita sulla destra e lo stupendo assist al bacio per il compagno a superare difensori e portiere avversari, nel secondo tempo scambio di favori da Rossano a Cosenza depositando in rete, dopo il grande spunto del numero 18 gialloblu, l’ottavo gol stagionale. Che cazzimma.
Fabbro 7: Grande sacrificio a servizio della squadra. Protagonista nascosto di due dei tre gol clivensi, oggi più interditore di centrocampo che attaccante. Prima recupera palla a metà campo facendo viaggiare Cotali sulla fascia, poi sempre abbassandosi in disimpegno in difesa avvia l’azione del terzo gol. Stavolta in pagella si può dire: “Studia e si applica pure”.
I PEGGIORI
Vaisanen 6: Qui solo perchè un pò meno bene degli altri. Nota positiva: è un piacere vederlo in campo e a posto fisicamente. Un acquisto in corso d’opera, con le sue lunghe leve ci arriva lui su tutte le palle alte. Pure col turbante in testa dopo aver subito un duro colpo. Nota negativa: unica sbavatura al 5′ della ripresa quando fa scorrere un pallone pericoloso valutando male il rimbalzo con Bajic che fa sporcare i guantoni a Semper. Redivivo.
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foto: ilmartino.it