Il terzino gialloblu Mogos si racconta sulle pagine de L’Arena. Con la testa già alla prossima delicata partita di Empoli.
Come sta il Chievo?
“Nell’ultimo periodo qualcosa ci è mancato, ma in questi giorni il mister ce l’ha fatto capire a modo suo. Vogliamo tornare presto ad essere il Chievo vero, quello che ad esempio ha vinto col Pisa”.
La migliore qualità di Aglietti?
“Usa bastone e carota, pretende sempre il massimo da tutti, tiene tanto a quel che fa. E tratta tutti allo stesso modo, non importa se hai 10 anni o 35. Con lui contano i meriti e basta”.
Dove sei migliorato con lui?
“Mi piace giocare dal basso, anche col portiere. Con gli esterni che spingono e l’azione che spesso va sulle fasce. Non puoi risparmiarti, se non vai sempre al massimo stai fuori”.
Il tuo modello?
“Ho sempre creduto che Ronaldinho abbia cambiato certe regole del calcio degli ultimi anni con le sue magie, la sua allegria, quelle giocate che per altri parevano impensabili. Poi mi sono innamorato di CR7, per la sua mentalità più che per il talento, una vera macchina”.
Per quanto tempo si vede ancora al Chievo?
“Io sono contento del Chievo, la mia compagna e futura moglie è contenta di stare a Verona. Il suo parere è fondamentale. Non vedo quindi grossi ostacoli”.
Passioni particolari?
“Mi piacciono molto i film biografici, soprattutto le storie vere. Potrei citarne tantissimi, di ogni genere. Uno su tutti? Titanic, visto da piccolino”.
Il miglior terzino in Serie A?
“Dipene anche dal modulo, ma al di là dei grandi campioni a me piace molto Dimarco. Me lo sono trovato di fronte, davvero un buon giocatore”.
Il più difficile da marcare a Veronello?
“Totò Di Gaudio. Lo conoscevo già, ma anche ora è il motorino che è sempre stato. Quando parte non lo prendi davvero mai. Ma tutto il Chievo vale molto, e proveremo a dimostrarlo già a Empoli”.
foto: telenuovo.it