Difesa che doveva essere la certezza del Chievo, invece si sgretola sotto i colpi di Coda e compagni. 4-2-3-1 di Aglietti fallimentare.
Alla vigilia secondo miglior attacco contro seconda miglior difesa. A vincerla e alla grande purtroppo è l’attacco. 4 tiri in porta, 4 gol subiti. Nella prima rete Maggio buca le mani al colpevole Semper, sul raddoppio difesa gialloblu che sale dimenticandosi di Coda, doppietta del bomber leccese che manda al bar Mogos e incrocia sul secondo palo, poker di Pettinari (dopo 8 mesi di digiuno) in anticipo sempre su Mogos. Ma sotto accusa è l’intera disposizione in campo (modulo con i tre trequartisti bocciato) e l’atteggiamento del Chievo, che in 3 gol su 4 si fa soprendere in contropiede dopo il tentativo fallimentare di pressing alto che si rivela arma a doppio taglio. Leverbe su rigore avrebbe l’occasione per riaprirla, ma spara al cielo palla e speranze gialloblu.
Chievo: Semper 4.5; Mogos 5, Vaisanen 5.5 (Leverbe 4), Rigione 5, Renzetti 5.5; Viviani 5.5 (Bertagnoli s.v.), Obi 5.5 (Palmiero 5.5): Canotto 5 (Fabbro s.v.), Garritano 5, Di Gaudio 5.5 (Ciciretti 5.5); De Luca 4. Aglietti 5.
I MIGLIORI
Obi 5.5: Bella l’incornata di testa su calcio d’angolo per il momentaneo e illusorio pareggio. Quarta rete stagionale. Pesa però la palla persa a centrocampo che da il via al contropiede per il 3 a 1 di Coda.
Renzetti 5.5: Assist al bacio col suo solito mancino per Obi. Peccato che si faccia attrarre in più di un’occasione dal pressing alto trovandosi fuori posizione sulle ripartenze leccesi.
Viviani 5.5: Partita aggressiva e ordinata in mezzo al campo, prova in qualche modo a tappare le lacune in fase di copertura.
I PEGGIORI
Semper 4.5: Colpevole su due dei quattro gol subiti. La conclusione di Maggio è potente ma centrale, mentre sulla doppietta di Coda non si allunga in tempo sul secondo palo. In buona compagnia con tutta la retroguardia gialloblu quest’oggi bocciata.
Mogos 5: Non basta il gol su punizione (con dormita di Gabriel) per salvare i numerosi errori difensivi. Primo tempo da incubo e da 4: sale coi tempi sbagliati insieme a tutta la difesa per lasciare in fuorigioco Coda, viene saltato netto sempre da Coda sul 3 a 1 e non tiene la marcatura su Pettinari che gira indisturbato di testa.
Leverbe 4: Dentro per l’infortunato Vaisanen, rimane a mezza via sul cross di Maggio per il 4 a 1 di Pettinari. Rigorista designato, eppure non inquadra ne la porta ne la tribuna. Sciagurato.
De Luca 4: Lasciato solo per scelta di Aglietti a battagliare nella morsa tra Lucioni e Meccariello, fatica a tenere un pallone. Perde il confronto con i colleghi avversari Coda e Pettinari. Al 69′ spara al vento un’occasione ghiotta, provando il pallonetto con un piede tutt’altro che delicato.
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foto: larena.it
AGLIETTI SA COSA SIANO I TORNANTI CHE DIFENDONO ,COSTRUISCONO E ATTACCANO AIUTANDO COSI LA DIFESA SENZA LASCIARLA SEMPRE IN BALIA DEGLI ATTACCANTI E DIFENSORI AVVERSARI ,
CONCLUSIONE QUANDO GLI AVVERSARI SPINGONO I DIFENSORI SI TROVANO SEMPRE SPAESATI.
SE L’ ALLENATORENON HA LE IDEE CHIARE ANCHE I GIOCATORI NON SANNO ESPRIMERSI BENE IN CAMPO-