Conferenza stampa di presentazione per Di Gaudio, l’ultimo rinforzo in casa gialloblu. “Con umiltà possiamo raggiungere grandi traguardi”.

Benvenuto al Chievo! Quali sono state le tue prime emozioni?

“Grazie. Ieri è stato il primo giorno, a pelle ho avuto subito delle sensazioni positive. Ne parlavo con la mia famiglia: dall’arrivo, a come mi hanno accolto i ragazzi, il mister, la società. Speriamo di continuare così”.

A livello fisico come stai?

“L’ultima partita l’ho giocata il 20 agosto nella finale playoff. Però a Verona ho avuto la fortuna di potermi sempre allenare, sia individualmente sia con la Primavera. Conto di recuperare la condizione subito, per dare il mio contributo alla squadra che ha creduto in me. Si può fare qualcosa di buono”.

Quanto ti è mancato non giocare in questi mesi?

“Purtroppo sono cose che un giocatore difficilmente riesce ad assorbire. Quello che ho dentro ora devo metterlo al servizio della squadra. Butterò fino all’ultima goccia di sudore. Avevo altre richieste, ma il Chievo è la società che mi ha voluto più di tutte, sono contento di essere qua”.

Nella tua carriera 6 promozioni, 4 dalla Serie B alla A. Cosa serve per tagliare questi traguardi?

“Ho avuto la fortuna di vincere quattro campionati con quattro squadre diverse. Ognuna aveva il suo perchè. Bisogna essere sempre lucidi, anche nei momenti più difficili, con un’unione di tutti. Grande serenità e responsabilità, dando quel qualcosa in più nelle partite decisive”.

Aglietti lo conoscevi già.

“Si parte dalla stima reciproca, in primis come persone. Il mister per me è stato fondamentale nell’altra sponda Verona, era arrivato in un momento cupo. Grazie al suo staff ha avuto la forza di calarsi in una situazione non facile, riuscendo con le sue idee a compiere un miracolo. Basta seguirlo, è un martello, per replicare l’obiettivo anche qui”.

Ti piace sopratutto servire assist per i compagni.

“I gol per un calciatore sono importanti, ma lo è altrettanto essere determinanti in partita, non accontentarsi del 6 in pagella. Mi piace far gioire gli attaccanti”.

Dall’esterno che idea ti sei fatto del Chievo?

“Aglietti lo seguivo, mi piace il suo modo di giocare. Molti forse si aspettavano altre squadre davanti, invece il Chievo con la sua classe operaia è riuscito a raggiungere una posizione di classifica meritata. Dobbiamo dare quella continuità di risultati, adesso viene il bello”.

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foto: mediagol.it

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